Oggi ricorre la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne; sul balcone del municipio è esposto un drappo rosso, a sensibilizzare la cittadinanza su un tema purtroppo attuale, sempre.
La violenza sulle donne si manifesta in diverse forme: fisica, verbale, psicologica.
L'ultimo caso di cronaca di una educatrice di Torino che da vittima di revenge porn (reato punito dall’articolo 612 ter del Codice penale “Diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti” volto a salvaguardare la privacy e la libertà sessuale individuale), diventa bersaglio di diffamazioni fino a subire il licenziamento dal luogo di lavoro è un episodio emblematico di abuso psicologico, di colpevolizzazione della vittima, che stride fortemente con la violazione dell'intimità, con l'intento di umiliare e rovinare la reputazione che stanno alla base della diffusione di video e immagini private da parte dell'ex-partner.
Esiste quindi ancora una profonda lacuna culturale nel considerare la dignità, la libertà e l'autodeterminazione della donna come elementi essenziali ed imprescindibili della nostra società.
"Quando si violentano, picchiano, storpiano, mutilano, bruciano, seppelliscono, terrorizzano le donne, si distrugge l’energia essenziale della vita su questo pianeta. Si forza quanto è nato per essere aperto, fiducioso, caloroso, creativo e vivo a essere piegato, sterile e domato" (Eve Ensler)